“Mia cara madre” canta la nostalgia dei migranti di ieri e di oggi.

“Mia cara madre sta pe’ trasi’ Natale / e a sta’ luntano chiu’ me sape amaro.” Questa è la prima strofa di “Lacreme Napulitane”, canzone scritta da Francesco Buongiovanni e Libero Bovio nel 1925, rielaborata e attualizzata da Canio Loguercio anche insieme alla nostra cooperativa Casba. Nella versione “Mia cara madre”, infatti, la voce del cantautore Loguercio si mescola a quella della cantante tunisina Mbarka Ben Taleb e di Jomahe Solis Barzola, Chitra Aluthwatta Arachilage, Pierre Preira, Issoufou Conde e Malik Fall, operatori e collaboratori di Casba, che, nelle loro lingue di origine hanno scritto la loro lettera alla madre.
Nelle parole della canzone e nel videoclip realizzato da Alessandro Scippa c’è una storia che appartiene a tutti coloro che lasciano la propria terra, che provano a costruirsi una nuova vita altrove, in un mondo nuovo talvolta ostile, in cui il sentimento della nostalgia diventa una piccola fortezza dove conservare gelosamente i propri ricordi.

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